Quasi sempre ciò che mangiamo è riportato sulle etichette alimentari, a volte in modo chiaro ed esauriente, altre volte meno. Un prodotto di qualità in genere viene valorizzato elencando le sue proprietà nutrizionali, la filiera produttiva, la data di scadenza, infatti, le etichette ricche di indicazioni alimentari sono sinonimo di qualità del prodotto. Il produttore è obbligato per legge a rispettare la veridicità delle informazioni riportate in etichetta.
Gli ingredienti sono indicati per ordine decrescente di quantità, per esempio se nell’etichetta alimentare di due biscotti l’ordine di olio evo e margarina è invertito, è meglio scegliere quel prodotto in cui l’olio evo compare per primo.
Controllare sempre il peso netto dell’alimento non fatevi trarre in inganno dalle dimensioni della confezione e dalla differenza di prezzo che oscilla in base al peso.
Non fate troppo affidamento all’immagine riportate in confezione. Spesso l’immagine illustrata sulla confezione ha solo lo scopo di attrarre l’attenzione del consumatore e non è sempre legata al reale valore nutrizionale del prodotto. Non fidatevi della scritta “light”, “senza zuccheri”perchè se così fosse non dovete trovare tra gli ingradienti: sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio, amido di mais, che non sono altro che ingredienti simili al saccarosio.
Infine a parità di qualità e prezzo è preferibile acquistare alimenti confezionati con materiale riciclabile.
Le etichette dei prodotti biologici non devono contenere OGM, nè possono essere stati sottoposti a radiazioni nè sono consentiti gli additivi. Il prodotto con l’etichetta da agricoltura biologica deve contenere il 95% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica.
