Questo piccolo tubero, brutta ma buono, arrivò in Europa dopo le scoperta delle Americhe. In Italia è conosciuto in particolar modo in Piemonte dove viene chiamato Ciapinabò. Poichè è scarso di amido viene considerato meno nutriente della patata ma erroneamente, infatti il topinabur o Carciofo di Gerusalemme come viene chiamato nel Regno Unito, è privo di glucosio,ideale per i diabetici ma ricco di tanti minerali, sopratutto zinco e selenio e vitamine A e B. Contiene acido butirrico, un potente antitumorale. Ha un ottimo sapore, molto delicato assomiglia al gusto dei carciofi, e si presta a tutte le cotture: stufato, al forno, al vapore, ricordate solo che se non viene cotto subito dopo pulito mettetelo in acqua e succo di limone come i carciofi, altrimenti si ossidano e anneriscono.
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
500 gr. di topinabur
300 gr. di scamorza
1 ciuffo di prezzemolo
1 scalogno
1\2 succo di limone
olio evo, sale e pepe
Preparazione
Sbucciare i topinabur con un coltellino o un pelapatate, tagliateli a fettine sottili e mettetele a bagno in acqua con il succo di limone per non farle annerire. Srotolate la pasta sfoglia e sistematela con la carta da forno in dotazione, in una tortiera bassa e bucherellate il fondo con una forchetta. Sgocciolate i topinabur e rosolateli per 5 minuti con lo scalogno affettato e un cucchiaio di olio evo. Poi mescolate insieme ai topinabur la scamorza, il prezzemolo tritato, sale e una manciata di pepe e versate il composto sulla sfoglia, infornate per 20\25 minuti a 180°.
